(parte 2)
Nel precedente capitolo abbiamo visto come e dove i Forasacchi possono causare gravi inconvenienti ai nostri animali. Ora vediamo come risolvere i problemi da loro causati, discutendone in maniera specifica, caso per caso a seconda della sede.
In linea generale è bene tenere presente un concetto: le Spighe si comportano all’interno dei tessuti come dei corpi estranei che l’organismo tenta di distruggere. Per “digerire” un corpo estraneo il sistema immunitario manda principalmente i globuli bianchi che si accumulano attorno al forasacchi andando a formare il cosidetto "pus".
La parte legnosa della Spiga è quasi indistruttibile, perciò l’ accumulo di globuli bianchi è continuo e sempre piu marcato finchè il pus troverà una via di uscita dall’ organismo attraverso un foro creando la Fistola. Quindi: ogni volta che sulla pelle del vostro animale è presente un gonfiore con un buco da cui esce del pus e che migliora, ma non guarisce definitivamente con una terapia anibiotica ed antinfiammatoria, è molto probabile che vi sia all’ interno un Corpo Estraneo.
Ora vediamo come risolvere, in maniera meno invasiva possibile, ogni singolo caso:
NASO: in questo caso è necessario anestetizzare il paziente, entrare in cavità nasale con un rinoscopio ed estrarre, con una apposita pinza il forasacchi. È opportuno precisare che la procedura (seppur di breve durata) andrebbe eseguita sempre in anestesia generale in modo da abolire tutti i riflessi ed evitare che il cane starnutisca mentre noi abbiamo la pinza all’ interno del naso, causando così potenziali traumi oltre a importanti sanguinamenti che renderebbero pericolosa la procedura e difficoltosa la visualizzazione del corpo estraneo stesso.
OCCHIO: in questi casi spesso è sufficiente applicare una goccia di anestetico locale nell’occhio, aprire le palpebre, visualizzare il forasacchi ed asportalo con delle semplici pinzette. Bisognerà poi valutare e trattare eventuali danni all’occhio.
ORECCHIO: in questo caso spesso è sufficiente una contenzione manuale, l’uso di un otoscopio e di una pinza per estrarre il forasacchi. Per i corpi estranei posti in profondita o in presenza di animali agitati è meglio ricorrerre alla sedazione per evitare lesioni al timpano in caso di bruschi movimenti della testa. Un consiglio è quello di non tentare una terapia a casa con prodotti generici per otiti senza assicurarsi prima della presenza della spiga in quanto i prodotti potrebbero, essendo spesso cremosi, mascherare la presenza del corpo estraneo e non renderlo visibile durante la visita veterinaria.
SOTTOCUTE: in tutti i casi in cui il forasacchi è posizionato nel sottocute (regione della vulva, prepuzio, area perineale, tra le dita, parete toracica, etc…) abbiamo visto che causa un tumefazione e quasi sempre un tragitto con fuoriuscita di pus (fistola). Il problema in questi casi è che, spesso, tentando di estrarre il forasacchi alla cieca, infilando una pinza nella fistola non si riesce comunque ad estarre il corpo estraneo. Questo avviene perchè il buco è formato dal pus, e non è il punto di ingresso del forasacchi, che può essere anche a diversi cm dalla fistola e protetto da una robusta capsula di tessuto fibroso che lo protegge dalla pinza. L’ approccio migliore, in questi casi, e quello di individuare il forasacchi ECOGRAFICAMENTE, accertarsi della sua presenza, ed eventualmente eseguire un intervento mirato nel punto esatto in cui si trova e con minima invasività. In passato, quando le apparecchiature ecografiche non permettevano una visualizzazione adeguata, si interveniva chirurgicamente andando alla ricerca con interventi (perché spesso se ne eseguiva più di uno) demolitivi, spesso infruttuosi e non risolutivi (il Corpo Estraneo non veniva trovato!)
APPARATO RESPIRATORIO: abbiamo visto come, nei cani da caccia ma non solo, i forasacchi possano creare gravi problemi se localizzati nell’ apparato respiratorio.
BRONCHI: in tutti questi casi di tosse cronica o comunque di tosse comparsa improvvisamente dopo un corsa in campagna, l’ approccio migliore e quello di eseguire una BRONCOSCOPIA (in anestesia generale) per accertarsi della presenza del forasacchi e, nella stragrande maggioranza dei casi procedere, con successo, alla sua rimozione.
In quei casi sfortunati in cui il forasacchi ha il tempo di bucare il polmone causando versamento pleurico (liquido in torace) o pneumotorace (aria in torace), è quasi sempre consigliato o necessario ricorrere all’ esplorazione chirurgica della cavità toracica.
Riassumendo ricordiamo alcuni punti chiave:
Sospettare sempre la presenza di un Corpo Estraneo nei casi di fistole o tumefazioni che non si risolvono dopo una normale terapia antibiotica ed antiinfiammatoria!
Avvalersi dell’ecografia per individuare il forasacchi ed eseguire cosi una estrazione mininvasiva!
Non escludere la presenza di una spiga nei bronchi in caso di tosse cronica, soprattutto nei cani da caccia!