L’ Emangiosarcoma è un tumore maligno, che origina dalle cellule dei vasi sanguigni, con altissimo potere metastatico e che si localizza più frequentemente nella milza (altre sedi sono il fegato, il cuore, il sottocute, etc). È un nemico subdolo e silenzioso perché spesso cresce nella milza senza dare nessun sintomo apparente finché improvvisamente si rompe.
Ciò che ne consegue è un’emorraggia interna (emoaddome), a volte fatale, e comunque una grave sintomatologia IMPROVVISA caratterizzata da: collasso, shock, difficoltà a stare in piedi, mucose pallide, addome gonfio, respiro frequente e grave abbattimento. Tutto ciò rende necessario un intervento urgente e rischioso di asportazione della milza.
La prognosi dopo asportazione di un emangiosarcoma rotto (stadio II-III) è infausta e in genere di pochi mesi (2-3 mesi senza chemioterapia), poichè nel 90% dei casi ci sono metastasi, evidenziabili o meno.
La sopravvivenza dei cani in stadio I, senza metastasi a distanza, con un emangiosarcoma alla milza di piccole dimensioni e NON rotto, seppur infausta con le terapie odierne, è comunque superiore e, soprattutto, la chirurgia si esegue su un animale clinicamente stabile.
Ricordiamo comunque che la chirurgia da sola non è curativa ma va sempre associata ad una chemioterapia adiuvante.
Come possiamo accorgerci della presenza di un Emangiosarcoma splenico prima che si rompa e che sanguini in addome?
In genere è sufficiente un esame ecografico per escluderlo
L’ Emangiosarcoma colpisce più frequentemente i cani anziani di grossa taglia come Pastore Tedesco, Golden Retriever, Labrador, Boxer, Schnauzer, etc
Il nostro consiglio è quindi quello di eseguire un esame ecografico almeno una volta all’anno su tutti i cani di media-grossa taglia (sopra i 25 kg) dopo i 6 anni di età, in modo da fare una diagnosi il più precoce possibile ed ottenere il massimo possibile in termini di sopravvivenza.