(parte I)
I “forasacchi” o ariste di graminacee (Spighette) sono tristemente famosi tra i proprietari di animali da compagnia poiché dalla primavera all’ autunno inoltrato causano fastidiosi, e talvolta pericolosi, disturbi ai loro amici a 4 zampe. Ci sono tanti timori associati ai forasacchi (più o meno fondati) e tante cose che invece non si sanno e potrebbero tornarvi utili.
In seguito tentiamo di parlarne facendo un po' d’ordine e sperando di offrirvi informazioni utili ai vostri animali.
I Forasacchi sono delle infiorescenze di alcune graminacee che hanno la caratteristica di essere rigide e di avere una struttura che le costringere a muoversi solo in una direzione, quindi una volta che si incuneano in un anfratto tendono ad avanzare.
Sono capaci quindi di infilarsi anche nel corpo animale determinando diversi problemi, variabili a seconda del punto di ingresso:
NASO: più frequentemente nei cani (narici di dimensioni maggiori), determinando raffiche di starnuti, talvolta con spruzzi di sangue; se il Forasacco rimane nel naso a lungo può succedere che gli starnuti passino (traendo in inganno ) ma che compaia da una narice uno scolo purulento e maleodorante, predisponendo cosi il vostro amico a gravi riniti croniche talvolta complicate da funghi e difficili da curare. In alcuni casi fortunati la spiga può andare avanti e venir deglutita senza causare, a questo punto, più nessun problema.
OCCHI: sia nei cani che nei gatti il forasacchi può infilarsi tra palpebra e occhio causando forte dolore; in questo caso il vostro animale terrà improvvisamente l ‘ occhio chiuso. Nell’ evenienza è meglio essere tempestivi nel rimuoverlo per impedire danni alla cornea (talvolta bucando il globo oculare) e per evitare che, pur trattandosi di un evenienza rara, non migri dietro l’ occhio dove sarà estremamente difficile rimuoverlo
ORECCHIE: soprattutto nel cane causando fastidio e dolore (scuotimento della testa , orecchio basso e testa ruotata ) e, nel caso non si rimuova, otite cronica con pus e lesioni al timpano.
PREPUZIO: nel cane, talvolta, possono infilarsi anche Li e causare in genere un gonfiore subito lateralmente al pene. La tumefazione è in genere dolente e può bucarsi con la fuoriuscita di pus (fistola)
VULVA: Nelle femmine, in corrispondenza della vulva, i forasacchi possono prendere 2 strade: 1) infilarsi dentro e migrare in vagina determinando scolo vulvare purulento (attenzione alle perdite vulvari al di fuori del calore o nelle cagne sterilizzate!), e talvolta arrivare fin dentro l’utero. 2) Infilarsi, mentre la cagna si abbassa per urinare, nella piega cutanea posta subito davanti alla vulva, localizzarsi sotto la pelle causando una tumefazione dolente che, prima o poi, si bucherà lasciando fuoriuscire il pus (fistola).
REGIONE PERIANALE: In questa regione le spighe possono penetrare sotto la cute attraverso gli sbocchi delle ghiandole perianali (sacchi paraanali) o nelle piega alla base della coda. In entrambi i casi ci sarà un gonfiore seguito da un foro dal quale verrà fuori del pus (fistola).
SPAZI INTERDIGITALI: questa e una sede tipica dove nel cane i Forasacchi possono dare problemi infilandosi nella piega cutanea fra le dita. Da lì possono andare avanti, lentamente, anche di diversi centimetri causando la formazione di Fistole. In questi casi Il cane zoppicherà e si leccherà la zampa in maniera ossessiva. In genere è presente un buchetto da cui fuoriesce del pus, e la cosa importante da sapere è che spesso il forasacchi non è lì, vicino alla fistola, ma puoi essere anche a diversi cm di distanza. Ciò spiega perchè spesso, alla cieca, sia difficile estrarli.
OVUNQUE NEL SOTTOCUTE: rimanendo impigliati nel pelo, i forasacchi possono infilarsi nella pelle in qualsiasi punto del corpo. In ogni caso il destino sarà lo stesso: gonfiore e formazione di un ascesso che “ sfogherà “ attraverso una fistola.
CANI DA CACCIA: Oltre a tutte i casi precedenti, soprattutto nei cani da caccia vi è un ulteriore possibilità. Avendo questi la peculiarità di correre in campo a bocca aperta e testa alta possono permettere al forasacchi di entrare direttamente, dalla bocca, in trachea e da qui nei bronchi. A questo punto il destino della spighetta diventa un pò complesso e può:
Rimanere nei bronchi a lungo e causare tosse cronica (talvolta mesi o anni !!)
Bucare una diramazione bronchiale e arrivare nei polmoni causando una polmonite (febbre, abbattimento, etc ...)
Bucare poi il polmone causando: aria in torace (pneumotorace) in maniera acuta; versamenti pleurici purulenti (accumulo di pus in torace)
Bucare i polmoni senza che voi ve ne accorgiate ed incastrarsi, a 360 gradi nell’ inserzione diaframmatica. In questo caso, primo o poi, si avrà la comparsa di una fistola posta in genere negli spazi intercostali del torace o, più frequentemente, dietro le ultime coste nella regione del fianco, quando il forasacchi, scivolando sul diaframma, si localizzerà sotto la colonna vertebrale dietro ai reni.
Nel prossimo post vedremo di fare chiarezza su come risolvere al meglio ed in maniera mirata ogni singolo caso…